Sede

La Casa dell’Architettura ha sede in un edificio, oggi noto come la “casa dei Cursori”, che faceva parte del complesso di “edifici ad uso ambulatorio, scuola e cappella religiosa in località Quadrato”, progettato nel 1927 dall’ingegner Pietro Bellini per conto della società Bonifiche Pontine, in concerto con l’Istituto antimalarico della regione pontina.
L’intervento, destinato a creare “il nucleo principale di vita del centro di colonizzazione denominato quadrato nell’agro pontino”, trovava le sue ragioni “in considerazione della grande trasformazione che sarà effettuata entro breve tempo nell’Agro Pontino in generale e nella regione in particolare comprendente la tenuta quadrato, e tenendo conto dell’afflusso di popolazione rurale ed operaia che deriverà da tale trasformazione”.
Queste le motivazioni, contenute nella lettera di trasmissione del progetto al Ministero dell’Economia Nazionale, che giustificavano l’urgenza della realizzazione del centro prima della stipula del contratto di mutuo.
L’edificio ospitava la stalla, la rimessa e superiormente l’abitazione del Cursore, così chiamato per il percorso ricorsivo che giornalmente compiva alla ricerca di ammalati, infermi e feriti, prestando loro i primi soccorsi. Spesso dipendenti della C.R.I. erano per lo più pratici dei luoghi e provenienti dai ranghi dei Carabinieri.
Il 4 gennaio del 1927, con deliberazione del direttore generale dell’agricoltura, veniva concesso un mutuo di 380.000 lire per la costruzione in “tenuta quadrato di tre fabbricati: uno per ambulatorio, ospedaletto, scuola ed abitazione per il medico, il secondo per piccola stalla, rimessa ed abitazione per il cursore bidello ed il terzo per una cappella religiosa”.
Durante l’esecuzione dei lavori fu necessario apportare alcune modifiche ed integrazione al progetto originario relative soprattutto agli aspetti costruttivi e distributivi.
Il 16 aprile del 1928, il Ministero dell’Economia Nazionale confermando “l’importanza ed utilità delle opere previste, che come già si disse costituiscono nell’Agro Pontino i primi nuclei di vita civile mediante la creazione degli indispensabili servizi di assistenza sanitaria, educativa e religiosa, approva le varianti ed aggiunte introdotte negli originari progetti e per tali opere che hanno carattere di pubblica utilità” proponeva il finanziamento di 520.000 lire.
I lavori, eseguiti dall’impresa romagnola “Imolesi e Castellucci”, sono inaugurati nella primavera del 1929.
Negli anni a seguire il centro viene ampliato, diventando il primo ospedale della città. Il fabbricato principale viene completato con due ali, viene costruito il padiglione che ospitava il reparto contagiosi ed un fabbricato destinato a lavanderia.
Le trasformazioni avvenute negli anni in questa parte di città, (ampliamenti, demolizioni, cambi di destinazione), hanno lasciato i “Cursori” come unica testimonianza dell’intervento originario.
L’edificio, di proprietà demaniale, è stato dichiarato dal MIBACT di interesso storico artistico.

L’edificio, alto due piani, ospita al piano terra: una biblioteca specialistica, spazi per la conservazione dei fondi archivistici, sala per la riproduzione e la digitalizzazione dei materiali conservati, un’aula per incontri e sala studio; al piano superiore gli uffici amministrativi e il laboratorio.