Regio liceo ginnasio e civica biblioteca

L’edificio per il Liceo ginnasio e biblioteca, a firma di Enrico Pasqualucci, mai realizzato, doveva sorgere dove attualmente si trova il liceo classico Dante Alighieri, via Mazzini, l’allora via Adua. Il progetto di massima prevedeva un piano completo ed uno di stralcio. “Stabiliti così i termini generali sui quali lo studio di progetto veniva ad essere impostato, il sottoscritto progettista si è prefisso di studiare una distribuzione e sistemazione tale di ambienti per cui fosse possibile far luogo ad una graduale realizzazione della costruzione. In sostanza, nello studio e compilazione di tutto il progetto, nel suo complesso organico, egli ha fin dall’inizio previsto le possibilità di uno stralcio in guisa che, pur lasciando per un secondo tempo la costruzione di taluni ambienti, risultasse parimenti, sia nell’aspetto architettonico esteriore che nella sistemazione e disponibilità dei locali interni, una completa organicità ed una piena armonia”.

In sede esecutiva il progettista sceglie per “una via di mezzo, sviluppando un edificio più organico di quello previsto nello stralcio, ma apportando notevoli riduzioni”.

Nonostante si trattasse di due edifici ben distinti, il Regio Liceo Ginnasio e la Civica biblioteca, il motivo centrale del progetto, è costituito dalla grande sala di lettura della biblioteca, posta al piano terreno a doppia altezza. Con le dimensioni di metri dodici per circa ventiquattro ed un’altezza di nove, era pensata per 150 persone e disponeva di un accesso indipendente. Uno dei vincoli che il progettista si era posto nella progettazione era quello di “ben separare, pur costituendo un insieme organico, i due distinti movimenti che si svolgono in un edificio di biblioteca: quello del pubblico e quello interno degli uffici e servizi, in guisa che questi due movimenti vengano ad incontrarsi in determinati punti, ben delimitati e fissi, restando peraltro ben separati nel resto.” La distribuzione permetteva al pubblico di accedere o alla sala di lettura al piano terreno o a quella di studio al secondo piano, liberamente accedendo alla prima passando prima in direzione, o in segreteria per il permesso alla seconda. I criteri architettonici che hanno guidato la redazione del progetto sono quelli della massima semplicità, cercando di dare alle linee esteriori dell’edificio soprattutto uno schietto carattere di funzionalità. Il motivo stesso delle masse architettoniche, non sforzato ed artificioso, tale e quale risponde alle effettive esigenze dispositive interne ed ai criteri costruttivi adottati, fornisce di per sé stesso il motivo essenziale della costruzione”.

I criteri di soleggiamento, avevano poi determinato, per il Liceo, la disposizione a nord degli elementi distributivi e dei servizi mentre le aule erano orientate verso ponente e a sud, garantendo ai laboratori di chimica e fisica, posti all’ultimo piano, buone condizioni di luminosità e ariosità.

Fonti
Casa dell’architettura di Latina

Redazione: Bianchini, Ferruccio (2021)
© Casa dell’Architettura di Latina